MECCANIZZAZIONE: PERCHE’ FARLO RACCONTATO DA CHI L’HA FATTO

Meccanizzare il proprio locale è una decisione da ponderare e prendere con calma e cognizione. Le paure legate a questi cambiamenti si ripetono a ogni incontro con i ristoratori. La principale reticenza è proprio legata al cambiamento, in effetti, la risposta più frequente che danno tutti i ristoratori intervistati che non sono ancora meccanizzati, è la stessa: MA NOI SIAMO ABITUATI COSI’.

A questo punto credo che sia quasi d’obbligo farsi raccontare da chi questo cambiamento lo ha fatto, il perché di questa decisione e cosa è successo dopo la meccanizzazione del locale.

Abbiamo intervistato Nicola Capozza e Francesco Gallo, proprietari del Pub L’ARCIMBOLDO, una delle strutture ricettive più in voga a Cerignola. La struttura esiste già da diverso tempo e nel passaggio dal vecchio gestore a NICO e CICCIO (così come tutti i loro clienti li conoscono) ha migliorato i servizi con tutta una serie di iniziative volta a mettere a proprio agio la clientela, e migliorare il servizio offerto. Così hanno scelto di meccanizzarsi, e ci raccontano come sono giunti a questa scelta.

Buona sera, Nico e Ciccio, iniziamo la nostra chiacchierata che riguarda principalmente il vostro lavoro.

Da quanto tempo siete proprietari del Pub, e lo gestite in prima persona?

Nico: a questa prima domanda se permetti rispondo io, sono ormai 4 anni che siamo alla guida dell’ARCIMBOLDO, e devo dire con estrema soddisfazione.

Com’era la gestione del servizio quanto avete rilevato il Pub?

Inutile dire che abbiamo seguito la tradizione di chi ci ha preceduto e poi insegnato a stare dietro al bancone, con carta e penna e le comande a tre copie. Insomma come quasi tutti! Certo però che non era del tutto facile gestire la situazione.

Ovviamente lo dici per come oggi gestisci il tutto vero? A questo punto ti chiedo quali erano le difficoltà maggiori che incontravate?

Nico: Sì, in effetti, se ripensiamo a quel periodo oggi, ci ridiamo sopra ma ti garantisco che non era così in quel momento. Il caos si creava sempre nella divisione delle comande in cucina, soprattutto quando al servizio si aggiungevano i ragazzi del fine settimana. Chi lavora in cucina aveva imparato ad interpretare la calligrafia mia e di Ciccio, ma il sabato era un delirio.

Quando avete iniziato a pensare di passare alla gestione meccanizzata?

Ciccio: devo dire che abbiamo iniziato a pensarci già dopo un anno di gestione, andando nelle varie fiere di settore ne abbiamo visti diversi e la cosa ci attirava parecchio. Il motivo lo intuisci da sola, te lo ha spiegato Nico prima.

In effetti, è chiaro il perché, ma devo chiedervi come mai lo avete fatto solo dopo tre anni, e soprattutto come avete scelto l’impianto?

E’ vero ci abbiamo messo un bel po’ a deciderci, la cosa che più ci frenava effettivamente era il costo di tutta l’operazione. Come sai non è un investimento da prendere alla leggera. Poi però abbiamo iniziato a confrontarci con chi la meccanizzazione la aveva già fatta e i riscontri erano più o meno tutti in positivo. Il più o meno in questo caso è obbligatorio, visto che noi lavoriamo prevalentemente di sera, anzi, solo la sera e alcuni colleghi si erano lamentati del fatto che l’assistenza la sera non era garantita. Cosa che ovviamente incide parecchio sulla scelta del fornitore come prima cosa e poi dell’affidabilità delle macchine come seconda cosa ma non meno importante. Quando abbiamo trovato IL FORNITORE che ci garantiva l’assistenza anche la sera abbiamo iniziato a parlarne seriamente.

Da quando vi siete meccanizzati, che vantaggi avete riscontrato?

Nico: Sicuramente la velocità nel servizio è stata la cosa che ci è balzata agli occhi dal primo momento, la facilità di utilizzo ed il semplice adattamento del nostro personale alla nuova realtà, devo dire che temevo che non si adattassero a questo nuovo modo di lavorare, invece ci hanno sorpreso in maniera decisamente positiva.

Ciccio: se posso aggiungere, anche il riscontro economico ha fatto la sua parte, quando ci avete presentato il sistema, ci avevate detto che le bevande erano la cosa più facile che sfuggiva, ed, in effetti, abbiamo notato che ora i conti tornano in maniera più precisa, soprattutto sulle birre alla spina, abbiamo notato che ora non ne perdiamo quasi più; ovviamente capita, che magari nella confusione viene chiesta al volo, ma sempre più raramente. Nico: anche a livello professionale, l’immagine che da un servizio così è nettamente superiore.

A questo punto vi faccio una domanda che certo non si può definire disinteressata: l’assistenza tecnica, che valutazione le date?

Nico: Beh direi un bel 9

Che dire vi ringrazio, ora passiamo all’ultima domanda: fra il tradizionale metodo dei blocchi comanda con relativa penna e la gestione automatizzata, oggi, cosa sceglieresti?

Nico: Una volta automatizzata la tua attività, ti è difficile tornare indietro, carta e penna, no grazie, di gran lunga la gestione con il taccuino elettronico.

Ciccio: senza contare ovviamente, i vantaggi che ti da una gestione del genere: velocità di esecuzione del lavoro, organizzazione migliorata, e tante di quelle cose che se stessimo qui ad elencartele non basterebbe un’enciclopedia.

 

A questo punto non vi resta che seguire l’esempio di Ciccio e Nico.

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